La prima edizione si è chiusa con un segno positivo, avvalorando la convinzione del ruolo strategico giocato dalla biblioteca per la città, in qualità di luogo deputato all’aggregazione e alla promozione della lettura. Anche, grazie all’analisi dell’esperienza dello scorso anno, si avvalora l’idea che i gruppi di lettura rappresentino un’importante attività laboratoriale in grado di caratterizzare l’impegno dell’amministrazione Melucci in favore delle generazioni più giovani.
Il format progettuale dei gruppi di lettura, ideato e realizzato dagli operatori della biblioteca, ha coniugato elementi fondamentali per la crescita critica degli studenti e delle studentesse, favorendo da un lato il confronto sugli argomenti dei libri scelti, dall’altro affrontando le “suggestioni” che la lettura può suscitare. A rafforzare questa convinzione sulla bontà della proposta, il favore raccolto tra i docenti che ne hanno riconosciuto l’alto valore formativo.
Insegnanti ai quali vanno i ringraziamenti dell’amministrazione per la collaborazione che assicurano a ogni incontro. Non a caso prima dell’avvio dell’attività laboratoriale vi è sempre un momento di confronto tra il corpo docente e il personale della biblioteca. Confronto, peraltro, deputato alla condivisione della scelta delle letture.
All’edizione di quest’anno parteciperanno le prime cinque scuole che hanno aderito al percorso, candidandosi con l’invio di un’e-mail. Parliamo del liceo artistico “Calò”, dell’istituto di istruzione secondaria superiore “Liside”, dell’istituto superiore di istruzione statale “Augusto Righi”, del liceo delle scienze umane “Vittorino da Feltre” e del liceo scientifico, classico e linguistico “Galileo Ferraris”.
Anche quest’anno studentesse e studenti si riuniranno per quattro volte nell’agorà della biblioteca per discutere dei libri letti. In uno spazio a loro dedicato avvieranno la conversazione sul libro e impareranno a farlo avendo cura di attendere la fine degli altri interventi, impareranno quindi a confrontarsi e scopriranno nuovi punti di vista. Essere all’interno del percorso permette loro di confrontarsi, guardandosi e ascoltandosi. Un altro elemento importante è la “gestione” del tono di voce che non è mai alto. Un modo per comprendere che per esprimere la propria opinione o farsi ascoltare non è necessario gridare.
Le regole condivise in ogni incontro sono sostanzialmente cinque: si parla uno per volta, si interviene avendo cura di essere sintetici e attinenti al libro in discussione, si ascoltano fino alla fine gli interventi dei partecipanti, si evitano le discussioni incrociate, si rispettano le opinioni altrui.
Al termine di ciascun incontro ogni partecipante metterà per iscritto le sensazioni provate e più in generale il vissuto dell’esperienza appena conclusa. Frasi che al termine del percorso saranno raccolte in un diario che l’amministrazione comunale consegnerà alle scuole. La giornata di chiusura sarà anche l’occasione per fare, insieme ai gruppi classe che hanno preso parte all’iniziativa, l’analisi del lavoro compiuto.