Il terzo appuntamento del ciclo di conferenze dedicato al Risorgimento italiano nel territorio ionico ha come oggetto non un personaggio storico, ma un’intera classe sociale, il clero, con particolare attenzione su quello ionico. L’appuntamento, organizzato dal Comitato di Taranto dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, prende ad esame un tema poco noto ai più della storia risorgimentale: il contributo del clero, in particolare quello ionico, al movimento risorgimentale. La realtà storica su questo argomento è complessa e ricca di dettagli che saranno raccontati dal relatore Francesco Castelli insieme all’ avv. Francesco Guida.
Il Risorgimento ha rappresentato per l’Italia un vero e proprio processo rivoluzionario e qual è stato il ruolo della Chiesa, o meglio del potere temporale, dinanzi ai moti e al forte senso identitario degli italiani? Il processo di ammodernamento del sistema italiano ha subìto freni e contrasti da parte di un sistema tradizionale che vedeva all’apice la Chiesa cattolica che con puntuali condanne avversava ogni tentativo di sovversione dell’ordine costituito in favore di nuovi regimi improntati sui valori della rivoluzione francese. Ma non sempre è stato così. Nel territorio ionico, la storia ci racconta esserci stati alcuni esponenti rivoluzionari del clero che propugnavano le nuove idee di nazione e si battevano per esse, pagando lo scotto delle loro idee con persecuzioni, sospensioni a divinis, e con la vita.
L’incontro dell’11 gennaio punterà la lente di ingrandimento su quegli ecclesiastici che, in terra ionica, hanno sposato la causa risorgimentale.
Come detto a relazionare don Francesco Castelli, docente di Storia moderna e contemporanea presso la Facoltà Teologica Pugliese e direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano “San Giovanni Paolo II” di Taranto.
L’ingresso alle conferenze sarà libero. Inoltre sarà possibile seguirle attraverso il canale Youtube del Comitato di Taranto dell’Istituto per la Storia del Risorgimento.
Di seguito i prossimi incontri:
- 25 Gennaio 2024, “Antonietta de Pace, l’eroina del Risorgimento in Terra d’Otranto”. Relatore: Nicola Terracciano, docente e preside in quiescenza di istituti superiori di istruzione secondaria, presidente dell’Associazione “Risorgimento Napoletano”
- 8 Febbraio 2024, “L’istruzione in Terra d’Otranto nel periodo risorgimentale”. Relatore: Anna Maria Colaci, professore ordinario di Storia della Pedagogia presso L’Università del Salento di Lecce
- 22 Febbraio 2024, “Le sette segrete nel Risorgimento italiano. Movimenti in Terra jonica”. Relatore: Luigi Pruneti, docente, scrittore e giornalista
- 7 Marzo 2024, “La condizione della donna del Sud prima e dopo l’Unità”. Relatore: Fiorenza Taricone, prorettore vicario emerito dell’Università degli Studi di Cassino e Lazio Meridionale, professore ordinario di Storia delle dottrine politiche e pensiero politico e questione femminile
- 21 Marzo 2024, “Nazionalismo in armi. Combattere, uccidere e morire nel Risorgimento”. Relatore: Carmine Pinto, professore ordinario di Storia della Storiografia, Storia delle istituzioni in età contemporanea, Storia globale in età contemporanea presso l’Università di Salerno
- 11 Aprile 2024, “La rivoluzione del 1848. Riflessi in Terra jonica”. Relatore: Stefano Vinci, professore associato di Storia Medievale e Moderna del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” dell’Università di Bari
- 2 Maggio 2024, “L’importanza di Carlo Poerio nel Risorgimento italiano”. Relatore: Anna Poerio Riverso, docente, direttore del comitato di Caserta dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano
- 16 Maggio 2024, “I prigionieri francesi del Castello aragonese di Taranto: Dumas, Dolomieu, Manscourt”. Relatore: Francesco Guida, direttore del comitato di Taranto dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano