mercoledì, Ottobre 30

Una nuova chirurgia toracica nella rete oncologica pugliese, percorsi e integrazione con il territorio

Si è svolto oggi, 30 novembre, il convegno “Una nuova chirurgia toracica nella rete oncologica pugliese. Percorsi e integrazione con il territorio”, presso l’auditorium della Base Navale della Marina Militare di Taranto. L’evento, di caratura nazionale, ha lo scopo di presentare e consolidare l’istituzione della nuova unità operativa di chirurgia toracica della Asl Taranto, creata con una delibera regionale e istituita il 1° marzo 2022, fortemente voluta dalla Regione Puglia nell’ambito del Dipartimento oncologico Ionico Adriatico. “Si tratta di un progetto ex novo e i nuovi risultati sono già incoraggianti”, dichiara il dottor Marco Taurchini, responsabile scientifico del convegno nonché responsabile della struttura di chirurgia toracica che “oggi, con questo congresso, viene presentata ufficialmente al territorio, ai medici di medicina generale grazie alla collaborazione con l’Ordine dei Medici della provincia di Taranto, agli specialisti dei vari spoke territoriali e a tutti gli specialisti che contribuiscono al buon funzionamento della rete territoriale già ben consolidata”. L’evento è multidisciplinare, incentrato soprattutto sulle tematiche oncologiche polmonari e toraciche in generale, con un approccio a 360 gradi, per il quale sono stati invitati specialisti in rappresentanza di tutte le figure professionali che normalmente collaborano con il “gruppo di patologia”, particolarmente organizzato in Asl Taranto in ambito oncologico.

Il congresso è di portata nazionale, si svolge grazie anche alla disponibilità e al supporto della Marina Militare che ospita l’evento nella sua base navale di Taranto e che ha reso disponibili i propri medici militari per forme di collaborazione più specifiche. La modalità di svolgimento è volutamente quella della “tavola rotonda”, con l’obiettivo di rendere il convegno più dinamico e interattivo tra relatori e partecipanti,a dimostrazione del fatto che esiste una rete di professionisti competenti sul territorio per soddisfare la domanda di salute del paziente, specialisti che si parlano attivamente, che dialogano, che collaborano. Questo è un valore aggiunto.

Prima dell’avvio dei lavori congressuali, il dottor Massimo Dutto, manager di CSQA, organismo di certificazione a controllo pubblico, ha consegnato al dottor Salvatore Pisconti, direttore della struttura complessa di oncologia medica, e al direttore generale Vito Gregorio Colacicco, il certificato di conformità ISO 9001:2015 per il Clinical Trial Center (CTC) – ASL TARANTO. Il progetto, avviato nel 2019 come percorso particolare di certificazione di ricerca clinica dei trial oncologici, si è proposto di incrementare l’arruolamento dei pazienti nelle sperimentazioni e negli studi clinici. Il processo ha degli indicatori definiti e tenuti annualmente sotto controllo da un organismo esterno, garanzia ulteriore per il paziente. Il progetto consente inoltre ai pazienti di accedere a terapie innovative a costo zero, con un valore aggiunto sia per coloro che si mostrano più refrattari ai trattamenti standard sia per ridurre la mobilità fuori Regione, oltre alla garanzia di introiti derivanti dagli studi clinici. Nello specifico, il progetto ha determinato un aumento del 150% dei trial attivati, 66 pazienti inseriti in studi clinici e 22 pazienti in follow-up per studi scientifici, numeri questi che hanno permesso un risparmio della spesa farmaceutica oncologica di oltre 160 mila euro per il 2023 per il Moscati, confermatosi presidio hub nella diagnosi e cura dei tumori solidi.

“Questo importante convegno è l’occasione per presentare al territorio l’unità di chirurgia toracica, fortemente voluta da questa direzione e così importante in un territorio come il nostro” – sottolinea il dg Colacicco – “Il dottor Taurchini è un eccellenza nel suo campo e si sta occupando anche della formazione dei suoi giovani collaboratori per l’utilizzo del robot chirurgico DaVinci. Sono tutti elementi che giocano a favore dell’offerta di servizi alla comunità tarantina e che riducono la mobilità passiva dei pazienti verso altre regioni”.

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