Musica inconsueta o circo inedito? La domanda sorge spontanea con «Sonata per tubi», spettacolo cantato e suonato dal vivo con gli attrezzi da circo in dotazione a Ferdinando D’Andria, Maila Sparapani e Marilù D’Andria della celebrata compagnia bolognese Nando e Maila, di scena domenica 19 novembre (ore 18) al TaTà di Taranto per un nuovo appuntamento di «Favole & Tamburi», la rassegna della compagnia Crest che propone il meglio del teatro per l’infanzia, destinato anche a un pubblico di adulti. E questa «Sonata per tubi» è per davvero un divertissement per un pubblico di tutte le età. Ci sono pezzi di tubo che, volando, vanno a comporre un contrabbasso e un violoncello. E mentre la musica avanza, tra Rossini e Bach, Pink Floyd e Rolling Stones, arriva una ragazzina, principessa moderna, che prova a fare qualcosa di eroico e particolare, al di fuori della quotidianità, dentro la magia del circo contemporaneo, utilizzato come amplificatore della follia dei tre stravaganti protagonisti, capaci di creare un crescendo di canti polifonici, danze e prove di coraggio, utilizzando anche hula hop sonanti e clave come fossero sax.
«Ogni cosa che tocchiamo o facciamo emette musica, si trasforma in suono, gli attrezzi da circo, il palco, noi stessi», spiegano i tre artisti, che con i loro pizzicati da clown musicali racconteranno il passaggio dall’adolescenza alla vita da adulto, come fosse un rituale, del quale il pubblico conserverà un pezzo di magia, portandosi a casa il ricordo di una serata fuori dal normale. Un po’ come la vita di Ferdinando D’Andria e Maila Sparapani, fondatori nel 1997 della compagnia che porta il loro nome e l’amore per la commistione tra i linguaggi, quando in Italia non c’era ancora un vero movimento di circo contemporaneo, quello fatto senza l’utilizzo degli animali. Un approccio alla ricerca, il loro, assolutamente originale, innovativo e personale, frutto di esperienze maturate sia nel campo della musica, del teatro e della danza che in quello della formazione circense d’impronta accademica. E questo tentativo di fusione dei vari linguaggi è riconoscibile nei personaggi in scena, nei quali è facile riscontare gli zanni della Commedia dell’Arte e i due tipi di clown ai quali il mondo del circo si richiama nella sua tradizione: il Bianco, rappresentazione dell’ordine, dell’autorità e della disciplina, e l’Augusto, espressione della goffaggine e dell’anarchia. La personificazione artistica degli opposti di cui il mondo è fatto.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 18. Biglietti 7 euro. Info e prenotazioni 366.3473430.