San Francesco De Geronimo è stato uno dei primi Santi pugliesi: nato a Grottaglie nel 1642, il gesuita è vissuto a Napoli dedicandosi ai poveri e spegnendosi nel 1716. Celebre predicatore, ebbe il dono della profezia e già in vita gli vennero attribuiti diversi miracoli. All’incredibile vita del Santo è dedicato “LU CUNTU Il restauratore sociale”, uno dei lavori teatrali di e con Alfredo Traversa, un omaggio al teatro del Seicento ed al modo di predicare di Francesco De Geronimo.
Un adattamento di questo spettacolo sarà “portato in tavola” da Alfredo Traversa in “A cena con il Santo”, la nuova iniziativa del progetto “Azioni di Menti” che continua così il suo percorso alla scoperta dei luoghi più suggestivi, della storia, dell’arte e delle tradizioni del territorio del Gal Magna Grecia. L’evento si terrà, alle ore 20.30 di venerdì 24 maggio, al Ristorante “Casa Lacorte” di Grottaglie, è obbligatoria la prenotazione contattando il cellulare 351.4247483; Media partner dell’evento è OraQuadra oraquadra.info.
Questa particolarissima cena teatralizzata, un’innovativa iniziativa che unisce la storia e le tradizioni con l’enogastronomia di eccellenza del territorio, sarà introdotta dall’intervento della progettista e project manager Maria Teresa Marangi. In tavola anche le produzioni di alcune aziende partner del progetto “Azioni di Menti”: la pasta, i legumi e i prodotti da forno dell’Azienda Agricola Roberto Guarini e il vino “Nue” dell’Azienda Agricola Salvatore Annicchiarico, entrambe di Grottaglie, e l’olio dell’Azienda Agricola Galeone di Monteiasi.
Tra una pietanza e l’altra Alfredo Traversa, narrerà a vita di San Francesco De Geronimo, spesa a favore dei poveri e dei più sfortunati, infatti già all’epoca il santo venne definito il “restauratore sociale”. Durante questa innovativa cena teatralizzata, inoltre, Alfredo Traversa interagirà con i commensali che saranno chiamati a interpretare i fedeli o, meglio ancora, i cittadini della Napoli del 600 La ricostruzione di Alfredo Traversa prende spunto da diversi manoscritti del Santo e da veri episodi della sua vita: famoso in tutto il mondo già in vita, dopo la sua morte gli sono state dedicate numerose biografie sia in Italia che in Austria, Francia, Polonia, Inghilterra.
San Francesco De Geronimo ha combattuto contro tutte le regole e i modi di vivere cosiddetti “borghesi”, apportando numerosi cambiamenti all’interno alla Chiesa della sua epoca. Per il suo modo teatrale di predicare tra e per il popolo, inoltre, Francesco De Geronimo è anche considerato come il padre della figura del gesuita-attore, tanto che Silvio D’Amico nella sua storia del Teatro lo cita come esempio delle tecniche attoriali utilizzate del Seicento nel “teatro di strada”.
Il Progetto “Azioni di Menti”
Il progetto “Azioni di Menti” è finanziato dal Gal Magna Grecia nell’ambito della Strategia di Sviluppo Locale avvalendosi di risorse del FEASR – PSR 2014-2020, in particolare con l’Azione. 3 “Eco-Distretto” per la creazione di una Rete di operatori e soggetti pubblici per favorire la conversione ecocompatibile del territorio. Partner del progetto “Azioni di Menti” sono Associazione Isonomia, Azienda agricola Guarini Roberto, Azienda agricola Annicchiarico Salvatore, Azienda agricola Crescente Vincenzo, L’Arco di Vestita Daniele, Coop. Sociale Futura Rudiae, Associazione Grott’Art aps e Associazione Il Simposio Dello Ionio.
Con il progetto “Azioni di Menti” si intende valorizzare il turismo rurale locale per uno sviluppo economico e sociale. La costituzione di un’Ats tra aziende agricole, di servizi e associazioni consente di proporre un prodotto unico, caratterizzante il territorio, turismo esperenziale, non di massa che soddisfa le richieste dei turisti di godere di paesaggi, cucina tipica e cultura in maniera sostenibile, lenta e piacevole. Inoltre le aziende agricole sono spinte ad accogliere anche le scolaresche locali e dei territori limitrofi.
Si vuole così partire/tornare alla terra. Un’attenzione particolare nella diversificazione sia del prodotto sia delle tecniche di coltivazione è richiesta alle aziende partecipati partner: il rispetto per l’ambiente e la salute è un punto fermo dimostrando che nel nostro territorio è possibile produrre sano. Il paesaggio agrario è a tutti gli effetti paesaggio culturale come riconosciuto dall’Unesco e da questo patrimonio si vuole ripartire perché è diretta espressione della “opera congiunta dell’uomo e della natura” dunque racconta la storia. Il paesaggio agrario depositario della memoria del territorio, bene culturale, ma anche espressione di una nuova domanda che gli assegna il ruolo di fattore propulsivo dello sviluppo. L’apertura alla dimensione territoriale porta l’agricoltura a relazionarsi con le altre attività economiche e a incorporare maggior valore aggiunto con riguardo alla fornitura di un prodotto sempre più complesso e segmentato (nella sua dimensione ricreativa e ambientale) per favorire processi di sviluppo virtuosi all’insegna della sostenibilità.