L’Amministrazione comunale, pur non essendo l’organo deputato a farlo, sta costantemente prestando il proprio contributo per trovare una soluzione capace di una continuità a quei lavoratori che dopo esser stati impiegati nel progetto “Green Passage”, quello che sino allo scorso 30 aprile ha provveduto a riqualificare e recuperare alcune zone verdi cittadine, attualmente non stanno svolgendo alcuna attività. A questo proposito il CdA di Kyma Servizi aveva convocato per la giornata di ieri un tavolo con le organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL allo scopo di individuare una strategia comune per dare risposte alle esigenze degli operatori, ma dopo una breve discussione l’incontro è stato interrotto ed aggiornato. “Non accettiamo che un tavolo come quello odierno (ieri per chi legge) -ha dichiarato l’assessore alle Società partecipate, Michele Mazzariello, stigmatizzando il comportamento posto in essere da taluni rappresentanti sindacali– sia caratterizzato da toni e pregiudizi tali da non consentire la prosecuzione di alcun tipo di confronto. Troppo spesso determinate sigle, che reiterano questo comportamento anche in altri tavoli, attaccano l’Amministrazione Melucci sostenendo che non sta cercando di trovare una soluzione a questa vertenza, nonostante non sia l’Ente legittimato a farlo. Ma non solo. Noi stiamo profondendo il massimo impegno e non abbiamo mai ritirato la nostra disponibilità ad individuare in collaborazione con le parti sociali un percorso meno tortuoso a fronte delle mille difficoltà che segnano questa vicenda, del venir meno della Regione Puglia che ha ribadito di non avere fondi per avviare un nuovo progetto finalizzato al reimpiego dei lavoratori del “Green Passage” e del silenzio assordante delle altre Istituzioni”.
Successivamente, si è svolto anche l’incontro con i rappresentanti dei COBAS sempre per la stessa vertenza. Un incontro che è servito per fare il punto di una situazione che, adesso, potrebbe essere valutata nel corso di un tavolo istituzionale, come richiesto proprio dai COBAS, con Prefettura di Taranto e Regione Puglia, gli organi competenti a dover individuare una soluzione.