venerdì, Novembre 22

“MAP FESTIVAL, COSI’ RACCONTIAMO LA CITTA’ AI TARANTINI”

Musica, Architettura, Parallelismi, Cultura, Innovazione, Creatività, Valorizzazione della bellezza del territorio: in due parole, MAP Festival. Torna a Taranto, con la sua quarta edizione, la rassegna che, attraverso una serie di eventi che vanno dai concerti a nuove sperimentazioni grazie al metaverso, vuole rendere la “città dei due mari” sempre più internazionale, attrattiva ed indiscussa protagonista di quel processo di cambiamento che ha il suo architrave in “Ecosistema Taranto”, il piano di rigenerazione urbana, economica, sociale e ambientale nato da una felice intuizione del sindaco Rinaldo Melucci.

Organizzato con la collaborazione del Comune del capoluogo ionico, con la direzione artistica di Gloria Campaner e del maestro Piero Romano, il MAP Festival anche quest’anno si propone come vetrina di interessantissime manifestazioni che avranno come scenario, fra gli altri, la Concattedrale, il BAC-Parco della musica, la Biblioteca Acclavio, Villa Pantaleo, la Pineta Cimino, il Castello Aragonese, la Terrazza della Camera di Commercio tutti luoghi che faranno riscoprire  con altri occhi la città, una città che grazie all’impegno e alla lungimiranza dell’Amministrazione comunale sta vivendo la sua grande trasformazione.

Non volevamo realizzare solo una stagione di eventi, anche se di buon livello, utili ad accogliere visitatori da fuori – ha dichiarato nel corso del suo intervento il sindaco Melucci- Noi volevamo parlare prima di tutto ai tarantini. Questa è una città che si porta addosso tante ferite, ma quando si deve cambiare si deve prima cambiare dentro. È un passaggio necessario se poi si vuole raccontare agli altri questo processo di trasformazione.”

La città andava proiettata in una direzione importante e con il MAP lo stiamo facendo – ha aggiunto il primo cittadino– La dimostrazione è data dal fatto che l’Amministrazione comunale continua ad investire in maniera significativa sul percorso dell’Orchestra Magna Grecia, sul festival che promuove ogni anno. Il MAP, con la presenza di Baricco, di Fresu, e di tanti altri artisti di fama internazionale, credo che abbia raggiunto livelli ineguagliabili in tutto il Mezzogiorno. Credo che al momento sia difficile trovare luoghi con lo stesso “fermento”, con la stessa qualità che Taranto sta esprimendo soprattutto a livello culturale, come dimostra la nascita della nostra Biennale Italiana di Architettura e Arte Contemporanea del Mediterraneo.”

“Desidero ribadirlo: il MAP nasce perché vuole raccontare un luogo che si sta trasformando, ovviamente nella direzione di rigenerare i luoghi. Ma l’obiettivo è anche quello di rigenerare le coscienze, di agganciare gli orizzonti che le politiche europee stanno determinando per questo territorio, per i giovani e per le imprese culturali. Noi siamo grati per la grande qualità che andrà ad offrire il MAP. Un’offerta frutto di una scelta coraggiosa perché mixare temi che apparentemente sono tra di loro così ben articolati non è un fatto scontato. Ad esempio, ha una sua logica la presenza di Alessandro Baricco nella Pineta Cimino, uno di quei luoghi che attraverso l’incuria ambientale ha visto e vedrà ancora un’evoluzione grazie al suo inserimento nel Piano Urbanistico Generale, che, come Amministrazione, stiamo ridisegnando e poi perché si presta a raccontare ai cittadini quella bellezza che avevano un po’ smarrito. Ecco perché si è immaginato un evento sul mare, in una pineta, non in un altro luogo della città. Sono molto contento per ciò che si sta realizzando perché il MAP sta svolgendo una duplice funzione: raccontare la trasformazione di Taranto e convincere i tarantini che un altro percorso è possibile e si sta svolgendo.”

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