25 aprile al MarTa, la storia di un museo che ha salvato il patrimonio archeologico di tutti
Mentre l’Italia attraversava il travagliato ventennio nazifascista e la tragedia della II guerra mondiale, a Taranto, grazie all’opera di due ispettori e poi direttori di quello che diventerà il Museo archeologico nazionale MArTA, si continuava in quegli anni nell’opera di Luigi Viola.
Da Quintino Quagliati a Ciro Drago, infatti, si impediva lo spoglio delle antichità, che purtroppo continuava ad alimentare un fiorente mercato nero nazionale e internazionale, e a trattenere proprio a Taranto alcune delle opere più importanti dell’attuale esposizione.
Sarà dedicato al racconto di queste importanti salvazioni la giornata del prossimo 25 aprile, che in tutta Italia celebrerà il 79° anniversario della Liberazione.
“Il Museo archeologico nazionale di Taranto è il frutto di tutto l’impegno ch...