venerdì, Novembre 1

Sorpresi a rubare carburante dai camion di Kyma Ambiente, due arresti della Polizia di Stato

La Polizia di Stato ha arrestato due uomini perché ritenuti presunti responsabili del reato di furto aggravato in concorso tra loro. Da qualche settimana, a seguito della denuncia presentata dai responsabili di KYMA Ambiente circa ingenti furti di gasolio dai mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti, i Falchi della Squadra Mobile avevano avvito mirate indagini per identificare i presunti autori. Analizzando le immagini dei sistemi di video sorveglianza del deposito dei mezzi, i poliziotti hanno ben delineato i contorni del modus operandi dei due presunti ladri.

I due, soprattutto nelle ore serali, approfittando dell’oscurità, sarebbero arrivati sempre con la stessa autovettura – una Suzuki di colore nero – e mentre l’autista restava fuori dal deposito a fare il “palo”, il suo complice, entrando in un punto preciso della recinzione, provvedeva con un grosso tubo di gomma a travasare il carburante dai serbatoi dei camion in grosse taniche di plastica per poi caricare sulla loro vettura.

Definiti i movimenti, i poliziotti hanno predisposto nel tardo pomeriggio di ieri un preciso servizio di appostamento in attesa del loro probabile arrivo. Al calar del sole i due sono arrivati ed hanno avvitato le loro ormai consuete attività per il travaso del carburante. I poliziotti, ormai presenti all’interno del deposito, hanno atteso che alcune taniche fossero riempite per uscire allo scoperto e sorprenderli sul fatto. Dopo aver bloccato i due, rispettivamente di 41 e 46 anni entrambi gravati da pregiudizi penali, i poliziotti hanno recuperato 21 taniche contenti il gasolio rubato, parte delle quali erano già state caricate sulla loro auto, per complessivi 550 litri.

I due sono stati accompagnati negli Uffici della Questura per tutti i successivi accertamenti nel corso dei quali è emerso anche che il 41enne era anche sottoposto agli arresti domiciliari. Trasmessi gli atti all’Autorità competente, i due sono stati arrestati ed accompagnati presso la locale Casa Circondariale. Si ribadisce per tutti gli indagati vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva

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