martedì, Dicembre 3

Melucci: “non c’è più tempo, la comunità è stanca, siamo grati della gestione dell’emergenza, ma ora occorre un Tavolo Taranto permanente per il futuro e la decarbonizzazione dell’area ionica.”

Giornata importante a Taranto, per gli impegni che il Ministro Adolfo Urso e le forze parlamentari stanno assumendo, nella fase di conversione in legge del decreto-legge che ha avviato la nuova amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia, soprattutto nella prospettiva di affrontare l’emergenza di un prestito ponte per lo stabilimento siderurgico ionico ed un sostegno finanziario rapido e concreto all’indotto e al mondo del lavoro, in tutte le forme che la norma può consentire.
Abbiamo salutato con favore la scelta del signor Ministro e della nuova struttura commissariale di incontrare a Taranto in Prefettura i rappresentanti degli Enti locali, delle Parti sociali e datoriali, iniziando un percorso nel quale armonizzare al meglio gli obiettivi della comunità e del mercato, sempre nel perimetro di quanto indicato dalle vigenti sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo e dalla nostra Carta costituzionale, come di recente riformata in relazione proprio alle vicende ambientali e industriali più rilevanti del Paese.
Ci aspettiamo che, nel mentre si metta ordine nella fabbrica e nella produzione, la struttura commissariale favorisca con il Governo senza indugio il consolidamento di un Tavolo Taranto, nel quale affrontare un piano industriale e misure per la città che non possano prescindere dell’orizzonte ultimo del fermo delle fonti inquinanti, magari attraverso l’ottimale impiego dei fondi per la transizione giusta europea, destinati proprio alla decarbonizzazione del sistema economico ionico, in coerenza con la previsione europea di giungere all’acciaio verde in un arco di tempo accettabile.

Siamo, perciò, pronti da subito a confermare ai partner istituzionali tutto l’apporto tecnico-amministrativo, e finanche la risoluzione delle controversie giudiziarie, in funzione della redazione dell’Accordo di programma sull’ex Ilva, ai sensi del Codice dell’Ambiente. Siamo convinti che l’investimento sulla salute e la città può rappresentare la decisiva leva di rilancio per l’opificio tarantino e l’intero sistema industriale nazionale.

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