Fornitura di energia elettrica e gas interrotte, beni pignorati, famiglie che non riescono a far fronte ai bisogni basilari, e che non sono affatto in condizione di pensare al domani e, oltre il danno la beffa, una grande emergenza sanitaria e ambientale. Dipendenti di Acciaierie d’Italia, delle ditte dell’indotto o cassintegrati Ilva in Amministrazione Straordinaria: i lavoratori sono tanti, tutti accomunati da una situazione di estrema difficoltà economica per l’ assoluta incertezza lavorativa, che tradotto in termini pratici, significa non poter programmare nulla neanche a strettissimo giro. Questo è stato portato oggi all’attenzione della Conferenza Episcopale Italiana, ed in particolare del cardinale Zuppi che ha convocato una delegazione di lavoratori Usb. Delegazione che ha raggiunto la capitale con l’obiettivo di ricevere accoglienza e ascolto dalla Cei per quella che è ormai stata più volte definita come la vertenza delle vertenze.
Una questione che non si risolve ancora nelle sue molteplici articolazioni, e che proprio nelle ultime ore ha visto sviluppi che sembrano ormai portare verso una nuova amministrazione straordinaria. Obiettivo raggiunto perché
Il cardinal Zuppi si è mostrato assolutamente disponibile e ha manifestato interesse per i dettagli della vertenza, chiedendo quali siano i riflessi su lavoratori e comunità, e anche quali siano le proposte dell’Usb perché si possa uscire dall’attuale stallo, e restituire quindi dignità a tutto il territorio ionico.