Presidio oggi dell’Unione Sindacale di Base alle 10.00 davanti alla Prefettura di Taranto, per sottolineare la posizione del sindacato in merito alla ex Ilva, nella giornata in cui si tiene l’ennesima assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia. Si è trattato anche di una iniziativa di solidarietà nei confronti dei lavoratori della Sanac e per questo una delegazione dell’Usb ha consegnato al Prefetto un documento relativo alla vertenza, che sintetizza perfettamente l’atteggiamento di assoluta strafottenza da parte di Arcelormittal che, come Usb dichiara convintamente ormai da anni, non ha alcuna intenzione di investire in Italia; al contrario sta portando a esaurimento e a chiusura gli stabilimenti a partire da quello tarantino. Infatti Acciaierie d’Italia, azienda a partecipazione statale, si rende responsabile di comportamenti che portano al fallimento un’altra azienda controllata dallo Stato. A farne le spese è appunto la Sanac, che produce refrattari, fondamentali per i processi produttivi dell’acciaio, e che non riceve più ordini dallo stabilimento di Taranto.
Di fatto oggi, Acciaierie d’Italia non si rifornisce più dalla Sanac, provocandone il fallimento, e preferisce acquistare un prodotto di minore qualità a un prezzo più alto dall’estero. Una questione che ha in sé del paradossale, come paradossale è che il Governo consenta tutto ciò, non definendo ancora una situazione che più va avanti e più si complica. Solo l’acquisizione di Acciaierie d’Italia da parte dello Stato permetterebbe da un lato di garantire la continuità degli stabilimenti siderurgici dell’ex Ilva, e dall’altro di dare una speranza di futuro alla Sanac.
La sorte di questa azienda è inoltre pericolosamente simile a quella che spetta alle realtà dell’indotto ex Ilva che, come la Sanac, “si permettono” di chiedere il pagamento delle fatture già maturate e già per questo finiscono in black list, e vengono escluse dalle commesse.
L’Unione Sindacale di Base proseguirà su questa strada e, con questo spirito, sta organizzando una grande manifestazione nazionale a Taranto per il 20 gennaio prossimo. Intanto nella giornata di lunedì l’Usb ha tenuto una iniziativa di protesta a Genova mentre erano in corso i lavori del Consiglio comunale monotematico sulla vertenza, mentre, dopo il presidio di questa mattina a Taranto, nel pomeriggio è prevista una manifestazione di protesta a Massa Carrara, città in cui ha sede la Sanac.