mercoledì, Ottobre 30

System house: Tagli alla pulizia del call center , rischio igienico sanitario per centinaia di lavoratori

Desta molta preoccupazione la decisione assunta da System House di tagliare le spese per il servizio di pulizia del call center di via della Transumanza a partire dal 1 Dicembre prossimo.

La società, come è noto, è proprietaria di una grande struttura sita nel quartiere Paolo VI di Taranto, al cui interno svolgono la propria attività ben tre diverse società di call center (Network Contacts, Koinè e la stessa System House) e lavorano centinaia di lavoratori e lavoratrici ogni giorno.

Ciononostante, con una scarna comunicazione di qualche giorno fa, System House ha reso noto che dal 1 Dicembre 2023 taglierà le spese destinate all’appalto del servizio di pulizia, riducendo il numero delle ore ad esso dedicate e limitandone lo svolgimento in un unico turno giornaliero, dalle 4 alle 8 del mattino.

Questa decisione si tradurrà in un immediato e drastico peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie della struttura a danno delle centinaia di lavoratori e lavoratrici che quotidianamente frequentano il luogo di lavoro dalle 7 del mattino alle 10 della sera.

Per tutto il tempo della loro permanenza in sede, infatti, non saranno più svolte attività di pulizia dei bagni o degli spazi adibiti alla refezione, di sostituzione dei prodotti igienici esauriti o di rimozione dei rifiuti che avverranno soltanto il giorno dopo e in loro assenza. Le superfici, i pavimenti o le postazioni di lavoro che dovessero necessitare di interventi di pulizia nel corso dell’intera giornata resteranno sporchi fino al giorno dopo, quando, in sole 4 ore, si pretenderà di rimettere a lucido una struttura di migliaia di metri quadri.

Sarebbe bene che System House tornasse sui suoi passi, revocando subito quella che evidentemente è una disposizione sbagliata e inidonea a garantire le minime condizioni igieniche dell’ambiente di lavoro, che nuocerà non solo ai lavoratori dell’appalto delle pulizie che vedranno ridotto il loro orario di lavoro e le loro esigue retribuzioni, ma anche a tutti quelli alle dipendenze dei call center che operano in quella struttura, pagando, immaginiamo, adeguati canoni di locazione.

C’è poco tempo per farlo. In mancanza, daremo corso a tutte le iniziative sindacali e legali necessarie per tutelare i lavoratori e le lavoratrici.

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