Sul palco tarantino artisti del calibro di Vinicio Capossela, Ghemon, Max Gazzè e Mario Venuti, insieme ai Manhattan Transfer
Il fascino del cantautorato italiano a cui si aggiunge l’energia di una band statunitense che festeggia i cinquant’anni di carriera. Questi gli ingredienti che daranno vita alla stagione musicale 2023-2024 del Teatro comunale Fusco, la serie di appuntamenti presentata questa mattina in conferenza stampa e che vedrà esibirsi sul palco ionico artisti del calibro di Vinicio Capossela, Ghemon, Max Gazzè e Mario Venuti, insieme ai Manhattan Transfer.
Fondamentale ancora una volta la sinergia tra Amministrazione comunale e Teatro Fusco, che ha reso possibile l’allestimento di un palinsesto d’eccezione per esaltare alcuni tra i migliori interpreti di musica nazionale e internazionale. Si rinnova, inoltre, la preziosa collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, da sempre sensibile alle iniziative di diffusione della cultura teatrale e musicale all’interno della nostra regione.
A presentare l’ambizioso cartellone l’assessore alla Cultura e Spettacolo del Comune di Taranto, Fabiano Marti, e il direttore del Teatro Fusco, Michelangelo Busco e il presidente del TPP, Paolo Ponzio che si è collegato da Bari.
«Il palco del Teatro comunale Fusco si conferma casa naturale della musica, e ospiterà anche quest’anno cantautori di livello assoluto – le parole dell’assessore Marti –. C’è tanto orgoglio nell’ospitare qui dei fantastici concerti in cui vedremo il meglio del panorama canoro nazionale, degli autentici giganti come Capossela, Gazzè, Ghemon e Venuti, e anche una band americana, i Manhattan Transfer, con alle spalle una carriera formidabile. Taranto è ancora una volta un faro per la musica d’autore».
«Nel Fusco l’arte torna protagonista – ha spiegato Michelangelo Busco –, gli spettatori sapranno emozionarsi con delle esibizioni magiche di autori che hanno fatto e stanno facendo la storia della musica italiana ed estera. La stagione che ci accompagnerà fino a marzo regalerà delle serate a cui sarà difficile rinunciare, vogliamo un successo di pubblico anche quest’anno».
Si parte subito col botto: il 24 ottobre, a calcare il palcoscenico del Teatro Fusco, ci sarà Vinicio Capossela con lo spettacolo “Con i tasti che ci abbiamo”: il poliedrico cantautore porterà in scena il suo nuovo album, Tredici canzoni urgenti, un autentico viaggio tra i generi che spazia dalla follìa cinquecentesca al reggae, dalle ballate ai cha cha cha, e che dà voce a tutti i temi nodali della società di oggi.
Il 18 novembre si esibiranno i Manhattan Transfer, la band formata da Cheryl Bentyne, Janis Siegel, Alan Paul e Trist Curless, che dal 1972 rappresenta una pietra miliare nella storia musicale pop e jazz. Il loro concerto, “50th Anniversary & Farewell Tour”, vuol essere la celebrazione di una carriera folgorante, costellata da 10 Grammy Awards, ma anche un addio ai palchi in grande stile. In poche parole, un evento imperdibile!
Il 4 dicembre è la volta di un vero e proprio totem della canzone italiana, Max Gazzè, che sceglie il Fusco come tappa per il suo “Tour teatrale”, un progetto che va di pari passo con l’uscita del nuovo album, in cui il cantautore romano mescola le sue radici italiani con le suggestive sonorità internazionali.
Il 9 dicembre arriva Ghemon al Fusco, con lo spettacolo “Una cosetta così” che fonde la musica con lo storytelling e la stand-up comedy. Le sfumature del rapper avellinese sono quelle del mondo hip hop, le sue radici, quelle del soul e del rap che si mischiano col pop: una versatilità che Ghemon trasferirà sul palco in una serata di libertà creativa dove darà tutto sé stesso, e che chiamare “concerto” è semplicemente riduttivo.
A chiudere la stagione musicale la scoppiettante data del 23 marzo, in cui Mario Venuti celebrerà i suoi 60 anni con i 40 anni di carriera nello spettacolo “60+40 – 100% Mario Venuti”. L’artista siracusano farà risuonare nel Teatro Fusco i cavalli di battaglia del suo repertorio, puntando a suscitare delle emozioni. La sua musica jazz, contaminata da ritmi e colori brasiliani, sarà il giusto coronamento di un palinsesto memorabile.